Ovvero: sull’incomprensibile incapacità di alcuni giornalisti di capire cosa stia succedendo al mondo dell’editoria dei periodici e dei quotidiani.
Leggendo lo stupore manifestato da Enzo Pennetta (I sicari dell’editoria) e dai sui colleghi dell’Associazione Stampa Romana (IntelligoNews chiude), si ha la sensazione che costoro abbiano vissuto gli ultimi dieci anni in un mondo incantato.
Non è chiaro se da disinformati oppure da increduli.
Sono più propenso a pensare alla seconda ipotesi.
Viviamo quotidianamente il problema delle fake news, probabilmente questi giornalisti hanno ritenuto falso anche l’appello che da più parti editori e associazioni estere di editori e giornalisti hanno reiterato contro lo strapotere di Facebook e di Google nel mondo del business dell’informazione e della notizia che ha costretto tantissimi editori stranieri a ripensare il proprio modello remunerazione.
Tutt’ora vediamo come tantissime testate sono in costante e continua ricerca di un modello di business per sopravvivere: paywall nelle sue infinite declinazioni, frewall, premium, freemium, native advertising, micropagamenti per singolo articolo o gruppo di articoli, banner venduti da agenti o da agenzie, banner venduti tramite ad exchanger, banner venduti dagli affiliates, banner venduti con strumenti programmatic … dimentico qualcosa? ah si, liste di lettori affittate o vendute agli inserzionisti o a i mediatori … cos’altro?
E badate, in crisi non sono solo gli editori tradizionali che si stanno riconvertendo al digitale ma sono in crisi anche i pure player, ossia gli editori nati dal nulla che sono partiti solo con edizioni digitali.
Non conosco nei dettagli cosa sia successo effettivamente a IntelligoNews, ma stupisce la presunzione di quei giornalisti che criticano costantemente gli editori e si dimenticano di riferire che il web ha distrutto il business della notizia e di dire che qualcuno, che si dichiara non editore per evitare le responsabilità di cosa pubblica, è diventato di fatto il padrone del business sui contenuti del web.
Pubblicato originariamente su Facebook nel gruppo “Giornalisti Italiani su Facebook” 11 dicembre 2017
https://www.facebook.com/groups/giornalisti.italiani/permalink/10154879746475899/