Anche se pubblicato due anni fa, l’articolo di Slate scritto da David Plotz: 76 Ways to Make Money in Digital Media, mette in evidenza come sia diventato sofisticato e complesso per un editore affrontare il mondo dei media digitali.
Nel 1996, quando Slate, rivista americana di attualità e cultura generale pubblicata solo in versione digitale, iniziò la sua attività, le fonti di sussistenza – afferma David Plotz – si contavano sul palmo di una mano:
- Farsi finanziare da qualche ricco danaroso
- Farsi finanziare da una ricca azienda che scommetta, nel lungo periodo, sul successo dell’iniziativa
- Ricavare con i banner pubblicitari
- Ricavare con farraginosi schemi di abbonamento
- Ricavare con le liste dei contatti generati
Nel 2014 l’elenco si amplia e David Plotz identifica 76 modi per ricavare qualcosa dai digital media. Si va dalle varie e molteplici forme dei networks per piazzare i banner della pubblicità, alla pubblicità nativa, dagli abbonamenti ai paywall nelle suo varie declinazioni, dalle app per tablet al Kindle, insomma ce ne è per tutti i gusti e la lista completa la potete consultare qui.
In questi due ultimi anni aggiungerei anche Facebook con il suo Instant Article e Apple con Apple News e, in forma indiretta, la tecnologia AMP di Google.
Un bel ginepraio.
Sorgente: 76 Ways to Make Money in Digital Media
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