Quotidiani! Ma chi li legge in digitale?

Grazie alla continua e costante diffusione di smartphone e tablet, il pubblico che legge quotidiani online è in aumento. Ma, quando si tratta di capire quanti e chi siano questi lettori, per comprenderne le abitudini di lettura, le cose si complicano.

Anche su cosa si intende per “quotidiano digitale” è opportuno fare dei distinguo.

Mentre per i libri la fruizione “digitale” si è codificata in quello che tutti chiamiamo “ebook”, per i quotidiani e in qualche maniera per i periodici (che non sono condizionati dalla notizia dell’ultimo istante)esiste il distinguo della fruizione via web tramite i siti, e la fruizione tramite l’esatta copia digitale dell’originale cartaceo scaricabile via app.

A “dare” i numeri per capire il fenomeno esistono due organismi: l’ADS (Associazione Diffusione Stampa) e l’Audiweb. Il primo certifica le copie diffuse dagli editori sia in formato cartaceo che i formato digitale, il secondo “rileva e distribuisce i dati di audience di internet in Italia, offrendo al mercato dati obiettivi, di carattere quantitativo e qualitativo, sulla fruizione del mezzo”. Quindi, mentre l’ADS conta, o meglio certifica, il numero di copie “distribuite” sia in formato cartaceo che in formato digitale (da non confondersi con il numero di copie stampate, dichiarate sotto la voce “tiratura”), l’Audiweb fornisce dei dati statistici. Se, ad esempio, 20 persone sulle 1.000 monitorate leggono il Corriere, significa che su un x numero di persone adulte ed alfabetizzate, il 2% legge il Corriere. Si tratta quindi di proiezioni.

Recentemente l’Audiweb ha diffuso i dati rela­tivi a Mag­gio 2014 della “total digi­tal audience” dei lettori, comprendendo sia gli utilizzatori di PC che di mobile. Dati in forte contrasto con quelli pubblicati dall’ADS.

In questo riquadro vi ripropongo i dati interattivi pubblicati da Pier Luca Santoro, esperto di marketing, comunicazione & sales intelligence che scrive e analizza regolarmente gli avvenimenti del mondo editoriale dei quotidiani sul portale DataMediaHub.

Qui sotto il grafico interattivo pubblicato su datamediahub.it.

Un quadro completo degli accertamenti dell’ADS è visualizzabile invece nel portale humanhighway.it alla pagina “La vendita delle copie cartacee e digitali dei quotidiani italiani“.

Confrontando questi dati si ha la netta sensazione che, mentre “La Repubblica” è leader nella lettura dei suoi contenuti via web, Il Sole 24 Ore lo è nella lettura – ops, scusate, volevo dire “nella diffusione” – della versione digitale.

Non è quindi matematicamente certo che esistano più di un milionee mezzo di utenti che visitano regolarmente il sito de “La Repubblica”, così come non è certo che tutti coloro che “scaricano” le più d 180.000 copie del Sole 24 Ore lo leggano.

Interessante è leggere a compendio la querelle raccontata dal Post.it su “Chi ha venduto più copie del Sole 24 Ore?“.

Ma il quadro non è completo se non citiamo i “pure-player”, ossia coloro che pubblicano siti di informazione quotidiana ma non in edizione cartacea. Anche in questo caso ci viene in aiuto Pier Luca Santoro che nel suo articolo di inizio anno li citava nella classifica de “I Top 20 dell’Informazione Online in Italia” e menzionava blogo.it che è al quarto posto dopo La Reppublica, Il Corsera e La Gazzetta dello Sport.

Per concludere, siamo tutti contenti che il mercato si stia dimostrando molto effervescente e ricco di proposte, siamo convinti che i lettori “digitali” siano in forte aumento ma dobbiamo doverosamente segnalare che per gli editori diminuiscono le entrate!

Nessun editore sta guadagnando e anche i pure player perdono! Leggete qui


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