Ancora sui “falsi” pubblicisti.

Sono reduce da uno scambio di battute su LinkedIn a proposito degli esami che a Roma si fanno ai pubblicisti. La discussione è visibile solo ai membri del gruppo ODG di LinkedIn e in sintesi è un dibattito tra me e un altro membro del gruppo ODG di LinkedIn sulla accettabilità o meno dell’esame ai pubblicisti fatto a Roma. 

Non ho più notizie in merito a questo problema e vedo che i vari membri di questo social network si sono assopiti! L’argomento non è più “cool”.

Ho inviato anche un messaggio a tutti i membri di questo network chiedendo notizie, soprattutto a quelli che risiedono nel Lazio (vedo che sono molti) ma non ho ricevuto risposte.

I casi sono due: omertà oppure sindrome da vacanze. 

 

Guardo poco i programmi televisivi e uno dei miei preferiti è Ulisse. Lo confeziona Alberto Angela che, leggo su Wikipedia, è paleontologo, naturalista, divulgatore scientifico, scrittore italiano e, in fondo in fondo è anche giornalista pubblicista.

Non credo sia stato necessario fare l’esame a Alberto Angela! E non credo sia necessario fare l’esame a tutti gli avvocati e ai commercialisti che scrivono sul Sole 24 Ore!

Il problema, ormai è noto e in parte è stato descritto in un interessante articolo sul sito repubblicadeglistagisti, dimenticando però di sottolineare che molti aspiranti giornalisti professionisti pur di avere il “tesserino” aggirano gli ostacoli degli esami di stato accettando l’investitura di “pubblicista”.

 

 


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Commenti

2 risposte a “Ancora sui “falsi” pubblicisti.”

  1. Avatar
    Anonimo

    a mio avviso bisognerebbe annullare l’esame orale in ogni concorso perchè troppo discrezionale anche se l’esame scritto non garantisce sempre una “par condicio”, vedi quelli che si sono trovati il test già fatto…

    io farei venire ispettori dagli altri paesi che conoscano bene l’italiano e le nostre leggi. anche se questo non garantirebbe la trasparenza renderebbe ridicolo agli occhi del mondo il sistema italiano

    il problema è che anche le persone dovrebbero denunciare subito gli eventuali illeciti…l’esame da pubblicista (se mi bocci non è un colloquio) non è legge!

    perchè lo fanno?

    non lo so ma so cosa POTREBBE scaturire da un fatto del genere….

    i direttori ti fanno lavorare in redazione per poter prendere il patentino da pubblicista magari con false promesse di impiego

    ti sfrutterebbe fino all’osso (e solo se non rompi ti farebbero ottenere il tesserino che ti spetterebbe di diritto) e poi magari assumerebbero un’altra persona, protetta, uscita magari da qualche scuola o università…che pur avendo la tua stessa esperienza è un fenomeno…e solo per caso ha una tesserina di partito in tasca e solo per caso è la parente di un costruttore edile che sempre per caso è una persona ben introdotta nel mondo imprenditoriale e della politica e sempre per caso proviene dalla stessa provincia o regione del presidente di un qualsiasi ordine professionale (il mio è solo un esempio)…il quale per la scarsa QUALITà del giornalista interrogato ferma la carriera di alcuni favorendo, volente o no, quella di altri…

    per non parlare poi dell’esame?

    POTREBBE essere un businness?

    non lo so ….però….

    libri di preparazione per l’esame (che ancora non è legge)

    corsi di preparazione all’esame (che ancora non è legge)

    commissioni composte da ESPERTI (c’è chi li chiama baroni) che vanno pagati per la loro illuminante intelligenza, tanto chi caccia fuori i soldi sono le stesse persone che vogliono fare questo mestiere e quindi….solo per coincidenza….salgono le quote annnuali di iscrizione…

     

    il problema è che pochi vogliono fare veramente questo mestiere perchè per lo più si cerca il privilegio da vip…quando in realtà col tesserino da pubblicista ci fai poco o nulla perchè sono sempre le stesse persone a decidere chi deve e chi non deve lavorare…dal piano inferiore si telefona al piano superiore e il gioco è fatto!

    altro che Paese liberale…

    si danno i contentini a chi non rompe le palle, i contratti ai protetti e per chi le rompe….beh……..

     

  2. Avatar gio
    gio

    a mio avviso bisognerebbe annullare l’esame orale in ogni concorso perchè troppo discrezionale anche se l’esame scritto non garantisce sempre una “par condicio”, vedi quelli che si sono trovati il test già fatto…

    io farei venire ispettori dagli altri paesi che conoscano bene l’italiano e le nostre leggi. anche se questo non garantirebbe la trasparenza renderebbe ridicolo agli occhi del mondo il sistema italiano

    il problema è che anche le persone dovrebbero denunciare subito gli eventuali illeciti…l’esame da pubblicista (se mi bocci non è un colloquio) non è legge!

    perchè lo fanno?

    non lo so ma so cosa POTREBBE scaturire da un fatto del genere….

    i direttori ti fanno lavorare in redazione per poter prendere il patentino da pubblicista magari con false promesse di impiego

    ti sfrutterebbe fino all’osso (e solo se non rompi ti farebbero ottenere il tesserino che ti spetterebbe di diritto) e poi magari assumerebbero un’altra persona, protetta, uscita magari da qualche scuola o università…che pur avendo la tua stessa esperienza è un fenomeno…e solo per caso ha una tesserina di partito in tasca e solo per caso è la parente di un costruttore edile che sempre per caso è una persona ben introdotta nel mondo imprenditoriale e della politica e sempre per caso proviene dalla stessa provincia o regione del presidente di un qualsiasi ordine professionale (il mio è solo un esempio)…il quale per la scarsa QUALITà del giornalista interrogato ferma la carriera di alcuni favorendo, volente o no, quella di altri…

    per non parlare poi dell’esame?

    POTREBBE essere un businness?

    non lo so ….però….

    libri di preparazione per l’esame (che ancora non è legge)

    corsi di preparazione all’esame (che ancora non è legge)

    commissioni composte da ESPERTI (c’è chi li chiama baroni) che vanno pagati per la loro illuminante intelligenza, tanto chi caccia fuori i soldi sono le stesse persone che vogliono fare questo mestiere e quindi….solo per coincidenza….salgono le quote annnuali di iscrizione…

     

    il problema è che pochi vogliono fare veramente questo mestiere perchè per lo più si cerca il privilegio da vip…quando in realtà col tesserino da pubblicista ci fai poco o nulla perchè sono sempre le stesse persone a decidere chi deve e chi non deve lavorare…dal piano inferiore si telefona al piano superiore e il gioco è fatto!

    altro che Paese liberale…

    si danno i contentini a chi non rompe le palle, i contratti ai protetti e per chi le rompe….beh……..

     

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