Solo se me lo regalano!
Sia come consumatore e sia come “editore” non ne vedo la convenienza.
La scorsa settimana presso l’Associazione Centro Studi Grafici di Milano in Via Benigno Crespi, si è tenuto un incontro sull’argomento iPad.
Mi dispiace per il comune sentire ma io mi dissocio da questa gaudente schiera di ottimisti infatuati sostenitori di Apple.
L’iPad costa troppo!
Meglio comperarsi un Asus o un netbook qualunque. Se vogliamo veramente un qualcosa per leggere i libri meglio ancora il Kindle di Amazon. Lo puoi leggere alla luce del sole in spiaggia.
Con l’iPad devi chiuderti in cabina e cercare l’ombra totale!
Ha il display retroilluminato mentre invece Kindle usa l’inchiostro elettronico.
Qualcuno controbatte dicendo che non ci sono molti libri disponibili sul Kindle!
Perché, ce ne sono tanti per l’iPad?
Kindle non è a colori!
Cosa mi servono i colori quando devo leggere dei libri?
Se optiamo per il netbook, ne possiamo comperare due al costo di un iPad e ci restano ancora dei soldi per una cena.
Con il netbook posso leggere gli e-book e posso navigare, leggermi e spedire la posta, usare excel, e fare tante altre cose che faccio comunemente con un PC. Con l’Ipad no!
Questo è quanto ho espresso in quella serata per il fronte consumatore!
Veniamo ora invece al fronte “editore”.
Tutti noi sappiamo che fare l’editore in questi tempi non è facile! Stanno tutti cercando un nuovo modello di business e non lo trovano. I contenuti non li vuole pagare nessuno! Tutti li erogano gratuitamente!
La pubblicità da sola non basta più a sostenere le spese.
Si accorgono così che chi ha successo nel mondo dei media non fornisce contenuti ma fornisce “contenitori”!
Google e Facebook sono due esempi eclatanti e Amazon li segue!
Tra i fornitori di contenitori potremmo aggiungere anche l’industria della carta … ma lasciamo perdere per il momento.
Bene!
Allora cosa fa il nostro amico Steve!
Avrà sicuramente regalato un po di iPad ai giornalisti e agli editori, li avrà invitati a qualche convegno a Cupertino dove ha spiegato qual’è il futuro dell’editoria e avrà regalato loro i tools di sviluppo per rendere i loro contenuti compatibili con l’iPad.
Sul terzo punto non ci scommetterei! Magari è stato anche bravo e capace di venderli i tools di sviluppo.
Ci sono tanti modi per trasformare i miei contenuti affinché siano usufruibili sulla rete! Perché devo renderli disponibili anche per l’iPad?
Perché va a ruba?
Calma! Calma!
Perché ce l’avranno tutti! Affermano i soliti indemoniati.
Non sono per niente d’accordo.
Comunque meglio farsi un’opinione in merito leggendo anche qui:
Poi per sapere chi alla fine lo comprerà, ecco una bella analisi:
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