Il declino del TG1

Dopo l’abbandono di Maria Luisa Busi dal TG1, le polemiche contro Minzolini, capace di trasformare una prescrizione in assoluzione, sono continuate sul versante dei dati di ascolto del TG1.
In effetti da quando c’è quest’uomo posso dirvi che il TG1 ha perso sicuramente un ascoltatore: il sottoscritto.
Confesso di non poter sostenere il vederlo e il sentirlo! Al solo udire le sue parole mi si contraggono le budella e provo una serie di sentimenti che passano rapidamente dall’incredulità allo sconforto più atroce.
Non è neppure in grado di dissimulare il suo totale servilismo inconciliabile con la carica di un direttore.
Come ha potuto generarsi un essere simile?
Mi chiedo quali atroci privazioni e quale infanzia terribile possano aver prodotto una tal cattiveria.
Non posso pensare che una persona cresciuta in un ambiente sano possa comportarsi come lui.
Talvolta penso che debba per forza aver covato per anni sentimenti di vendetta e di odio a cui solo oggi può dare una rivalsa.
Mi consolo pensando che uno così non può avere avuto una vita felice.
È un Uriah Heep del ventunesimo secolo.
Il suo capolavoro di malvagità l’ha raggiunto con la vicenda Mills, quando a seguito del “diffuso disagio” si fece la conta di chi bisognasse epurare.
Si sa che in Rai una buona parte di giornalisti fosse di sinistra. Oggi molti di loro dissimulano, altri sono marrani e altri devono portare a casa la pagnotta.
Da quando c’è Berlusconi o sei con lui o sei contro di lui!
Lui è l’amore, gli altri sono l’odio.
Lui è la libertà, gli altri sono comunisti.

È così semplice! Un tempo gli eretici si bruciavano, oggi gli si toglie il lavoro!
Solo se uccidi qualcuno puoi parlare di tirannia e di regime. Ma se gli togli il lavoro no, non è un crimine togliere il lavoro! … possono sempre trovarsene un altro. Dove? … visto che la comunicazione è nelle mani di un solo padrone. Visto che quella poca che non gli appartiene è imbavagliata e castrata e non potrà presto più agire.

Siamo abituati ormai alla pletora dei serventi e sappiamo anche che molti giornalisti effettivamente credono di operare a fin di bene anche quando finiscono col fare più di quello che il padrone gli chieda.
Ciò potrebbe essere comprensibile ma non tollerabile per dei cani messi a guardia della proprietà quando sbranano gli intrusi, ma un essere umano dovrebbe avere la capacità di porsi dei limiti di decenza.
Ma il nostro uomo non è neanche di questa pasta!
Non sbrana come fa ad esempio Feltri.
Lui rende soporifero e innocuo un telegiornale che aveva la migliore audience.

Per approfondire:

da Vespa a Minzolini: l'ammiraglia Rai in guerra
Copertina del libro ‘Le mani sul TG1’ di Giulio Borrelli edito da Coniglio Editore

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