Giornalisti o robot? Inutile disturbare la zetetica.

Sempre a proposito del vero e del falso, la tormentata battaglia tra giornalisti e algoritmi continua.

Su Facebook nell’area “trending” – annuncia il WashingtonPost – le notizie bufala si ripetono da quando il social network ha licenziato i redattori umani privilegiando gli algoritmi.

L’area “trending” è disponibile al momento solo in inglese ai membri di alcuni selezionati paesi ed è, ovviamente, uno spazio ambitissimo per i giornali online.

Ormai la media dei valori del traffico referenziale generato da Facebook verso i giornali on line, ha superato quello di Google e si aggira sul 30%, capirete quindi quanto sia importante avere un link anche in quell’area. Più traffico significa più impressioni e più impressioni significa maggiori opportunità di vendere dispaly pubblicitaria.

Normale quindi assistere a queste dispute da parte dei giornalisti che vedono i propri colleghi licenziati essere sostituiti da algoritmi e nel contempo si sentono anche schiavi di un social network che detta le regole e fa le classifiche su chi sia il più letto del reame.

Queste le vere ragioni del dissidio.

Rifarsi al falso e al vero risulta solo patetico.

Parody stories, news releases, 9/11 conspiracies — they’ve all been promoted by Facebook Trending since the algorithms took over.

Sorgente: Facebook has repeatedly trended fake news since firing its human editors – The Washington Post


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